E’ tempo di allergie – rinite allergica nel bambino
Rinite Allergica
La rinite allergica è un’infiammazione del naso provocata da sostanze presente nell’aria.
Si manifesta quando un soggetto con predisposizione familiare all’atopia (madre e/o padre allergici aumentano fino al 50% il rischio di sviluppare allergia nei figli) viene a contatto con particelle definite “allergeni”, presenti nell’aria, e verso le quali era già stato sensibilizzato.
La rinite allergica è un problema sanitario globale che colpisce dal 5 al 35% della popolazione con una prevalenza in aumento.
A seconda della durata si distingue una rinite perenne (dura tutto l’anno) e una rinite intermittente (compare solo in alcuni periodi dell’anno). In base all’intensità dei sintomi la rinite allergica viene distinta in lieve, moderata e grave.
Sintomi:
La mucosa nasale si gonfia e si ha una continua secrezione nasale liquida. Il gonfiore e la secrezione corrono ad ostruire il passaggio dell’aria per cui si ha la sensazione di naso chiuso. Frequenti starnuti e prurito nasale completano il quadro dei sintomi. la secrezione nasale può, in seguito, scendere verso la gola e provocare tosse secca e prurito in gola. Spesso sono presenti anche respirazioni con bocca aperta durante il giorno e russamento durante la notte, brevi pause respiratorie, incubi notturni, enuresi, eccessiva sudorazione con sonno agitato e poco ristoratore. Al mattino i bambini riferiscono stanchezza già al risveglio, aggressività, ridotta capacità di concentrazione con scarso rendimento scolastico, malocclusioni rdentali.
La diagnosi di rinite allergica viene posta sulla base di un quadro clinico caratterizzato da una sintomatologia nasale suggestiva in associazione all’evidenza di sensibilizzazione allergica (documentata con dei test allergologici detti Prick test relativamente facili da eseguire e non traumatici) compatibile con la tipologia e la periodicità dei sintomi accusati.
La prevenzione:
Nei bambini affetti da rinite allergica da acari, muffe, pelo di animali è importante ridurre il più possibile il contatto con l’allergene eseguendo una bonifica dell’ambiente in cui il bambino vive, specie la stanza da letto.
Si possono utilizzare dei coprimaterasso, copricuscino e in inverno copripiumone anti acaro per ridurre la carica allergica. Si deve inoltre ridurre al minimo essenziale i libri, i pelouche, tappeti e moquette cioè i posti in cui la polvere si accumula con facilità.
Purtroppo possiamo fare ben poco per ridurre l’esposizione ai pollini come nel caso delle graminacee.
Trattamento:
Se i sintomi prevalenti sono secrezione nasale liquida, starnutazioni e prurito nasale i farmaci da utilizzare sono gli bocca anitstaminici non sedativi per bocca. Se con gli antistaminici la simantologia non è ben controllata è opportuno associare un cortisonico per via nasale. I cortisonici nasali possono essere utilizzati in sicurezza dai tre anni di età e rappresentano i farmaci con maggiore effetto su tutti i sintomi in particolare l’ostruzione nasale.
L’immunoterapia specifica (ITS) se opportunamente prescritta, oltre a permettere un buon controllo dei sintomi, è l’unica terapia in grado di influire sulla storia naturale della patologia allergica potendo ridurre la comparsa di altre sensibilizzazioni allergiche e prevenire l’evoluzione di una allergia respiratoria da isolata rinite ad asma bronchiale.
a cura di Dr. Muccioli
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