Perché il Blue Monday sarebbe il giorno più triste dell’anno?
Da qualche anno il terzo lunedì di gennaio viene additato come il “giorno più malinconico dell’anno”. Ma è davvero così?
Lo chiamano Blue Monday, in italiano lunedì triste e, come si può capire dal nome, rappresenta il giorno più deprimente dell’anno. Si tratta del terzo lunedì del mese di gennaio, un mese lungo segnato dalla fine delle vacanze natalizie, il ritorno alla scuola e al lavoro, il freddo e il buio.
Nel 2023 è il 16 gennaio!
A coniare il termine è stato uno psicologo dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall, il quale ha messo a punto una complicata equazione per stabilire quale fosse il giorno meno allegro dell’intero anno solare.
Il nome poi deriva dal fatto che nei paesi anglosassoni il colore Blu è solitamente associato alla tristezza, tanto che nel linguaggio comune la parole blue è diventata sinonimo di “malinconico”, “triste” (Es: I am blue, “sono depresso”).
Innanzitutto è un lunedì, il che corrisponde alla fine del week end e all’inizio di una lunga e faticosa settimana di impegni.
Vi è poi il freddo, la presa di coscienza delle spese natalizie e la necessità di darsi da fare per realizzare i buoni propositi di inizio anno. Tutti ingredienti per una bella giornata di depressione!
Comunque questa equazione non ha però un vero valore scientifico…. Possiamo pensare che queste giornate gelide, la voglia di avvolgersi in un piumone, magari con una bella cioccolata calda e isolarsi dal mondo circostante sia molto forte.
Anche la malinconia è un’emozione, dunque sfruttiamola per riflettere su cosa si può migliorare della nostra vita e iniziamo a lavorare per assaporare al meglio tutti gli altri giorni!
Ricordate il Film “InsideOut”, i protagonisti sono le emozioni di una adolescente di 11 anni: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto, Paura.
“Inside Out” spiega che per ritrovare la gioia è necessario affrontare e non fuggire le emozioni negative, intraprendere quindi un doloroso ma necessario processo che va affrontato in quanto, se decidiamo di ignorare le emozioni, queste troverebbero il modo di uscire fuori o ci porterebbero a fare scelte sbagliate.
L’importante è dare al dolore l’importanza che merita e fare spazio alla tristezza per esprimersi liberamente
La tristezza – Che cos’è? La tristezza è una delle sei emozioni di base o primarie insieme a gioia, sorpresa, paura, rabbia e disgusto. In generale, si manifesta quando si sente una mancanza o un sentimento di privazione.
In generale, si manifesta quando si sente una mancanza o un sentimento di privazione. Il dolore di vedere scomparire una persona cara, il dolore di perdere un oggetto che ha un forte valore emotivo, la malinconia a seguito di una rottura … l’elenco è ovviamente lungi dall’essere esaustivo.
In effetti, la tristezza è un’emozione complessa e assume forme diverse.
Le persone che non hanno fiducia in se stesse e che non sono abituate ad affermarsi, per esempio, possono sentirsi tristi quando sono arrabbiate. La loro tristezza simboleggia, quindi la loro frustrazione, ma anche l’impotenza che provano di fronte a una situazione complicata.
Al contrario, le persone che non accettano la loro parte di vulnerabilità tendono a trasformare la loro tristezza in rabbia. Proiettando la loro insoddisfazione per il mondo esterno – può essere una persona o un oggetto – evitano di provare pienamente le proprie emozioni.
Se il più delle volte identifichi l’evento responsabile della tua tristezza, a volte capita che questa emozione ti afferri senza motivo apparente.
È quindi essenziale provare a capirlo. In effetti, è solo identificando l’origine della tua tristezza che è possibile superare il dolore e il progresso sulla via della realizzazione personale.
Una differenza cardine tra la tristezza e la depressione riguarda la durata: la durata della tristezza è limitata, ha un inizio e una fine, invece la durata della depressione può durare anche anni. Ecco la prima differenza da prendere in considerazione.
Con la psicoterapia alcune persone devono rivisitare il proprio passato per sbarazzarsi di ricordi dolorosi che sono diventati troppo pesanti da indossare.
Dott.ssa Maria Cristina Barison
“Incomincia a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia
non sono fatti per renderci scontenti
e toglierci valore e dignità, ma per maturarci”
Hermann Hesse
Per prenotare o ricevere maggiori informazioni, contattate la segreteria del Centro Medico Viola.
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