La Colposcopia: un esame per prevenire i tumori al collo dell’utero!

La colposcopia è un esame diagnostico eseguito principalmente per prevenire e diagnosticare precocemente tumori al collo dell’utero. Tuttavia, può essere eseguito in tutti i casi in cui si voglia osservare attentamente i genitali femminili.

Mediante il colposcopio, il medico è in grado di rilevare anomalie, lesioni, alterazioni o neoplasie che potrebbero sfuggire a una visione ad occhio nudo. Per il benessere di ogni donna è quindi importante conoscere come viene eseguita, quando e quale preparazione è necessaria.

Cos’è la colposcopia?

La colposcopia permette la visione ingrandita della cervice uterina, della mucosa della vagina e del collo dell’utero.

L’esame viene effettuato mediante l’uso di un colposcopio, strumento che consente la visione ingrandita del collo dell’utero permettendo al medico di rilevare eventuali anomalie, lesioni o alterazioni che potrebbero sfuggire ad un visione a occhio nudo. Qualora durante l’esame di colposcopia vengano evidenziate anomalie in qualche area oggetto di esame, è possibile effettuare una biopsia, ovvero un piccolo prelievo di tessuto che sarà poi analizzato in laboratorio.

In quali casi è indicata la colposcopia?

Le principali indicazioni all’esecuzione della colposcopia sono:

  • Un riscontro anomalo a seguito di un Pap test
  • Il sospetto delle presenza di infezioni o altre malattie a trasmissione sessuale come ad esempio herpes genitale, verruche genitali, sifilide ecc.
  • Individuazione durante la visita ginecologica di eventuali irregolarità del collo dell’utero, lesioni o polipi.
  • Perdite di sangue atipiche tra un ciclo mestruale e l’altro o dopo i rapporti sessuali

La colposcopia non è un esame doloroso e dura circa 20 minuti. In alcuni casi è possibile avvertire un senso di formicolio o, nel caso in cui venga effettuata una biopsia, percepire un fastidio come una piccola puntura.

Come prepararsi alla colposcopia

Non ci sono particolari indicazioni di cui tener conto, basta osservare alcuni piccoli accorgimenti. Non bisogna ad esempio utilizzare tamponi vaginali e creme vaginali nelle 48 ore precedenti l’esame e sarebbe preferibile astenersi dall’avere rapporti sessuali. Inoltre, l’esame colposcopico non può essere effettuato in un periodo del ciclo in cui ci siano mestruazioni o perdite ematiche: questi fattori, infatti, possono alterare la superficie del collo dell’utero impedendo una corretta visione di quest’ultimo.

Colposcopia: come si effettua l’esame

La Colposcopia è un esame che viene eseguito in regime ambulatoriale da un ginecologo esperto. Qualora durante la procedura si renda necessaria l’esecuzione di una biopsia, il tessuto prelevato viene inviato ad un patologo esperto per l’analisi al microscopio.

Durante l’esame si utilizzano delle soluzioni come l’acido acetico e la soluzione di lugol che a contatto con le mucose genitali evidenziano al meglio eventuali lesioni. L’esame, inoltre, può tranquillamente essere prescritto in gravidanza. Il fine di questo esame è quello di effettuare una diagnosi precisa delle patologie del tratto genitale inferiore per eseguire una adeguata scelta terapeutica.

Conclusioni

Pur essendo un esame considerato di secondo livello in quanto è eseguito solo a seguito di PAP-test dubbio, è comunque utile per la conferma del tipo di neoplasie presenti, di infezioni. Inoltre, il colposcopio è uno strumento sussidiario come l’ecografo i cui scopi e di conseguenza il loro utilizzo sono però diversi.

Perché dunque non diagnosticare in tempi brevi e preventivamente eventuali sviluppi di malattie che potrebbero aggravarsi?

DR.SCARDINO S. – DR.SSA LAURI F.

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