Dermatologia Pediatrica
La dermatologia pediatrica è una branca altamente specialistica della dermatologia, originata circa 50 anni fa, interessata alla prevenzione, diagnosi, cura, assistenza e follow up delle patologie dermatologiche di origine congenita o acquisita della pelle, delle unghie e dei capelli, del neonato e del bambino.
Non limita la sua attività alla diagnosi e alla cura ma pone particolare attenzione e promuove l’educazione del bambino/ adolescente e della sua famiglia rispetto al problema presentato favorendo la gestione della malattia.
Questa disciplina comprende obbligatoriamente due aspetti: la diagnostica dermatologica e la formazione pediatrica.
La prima è indispensabile per un corretto inquadramento della lesione e può differire da quella dell’adulto, la seconda è necessaria per integrare la semeiotica specifica nel quadro peculiare delle problematiche evolutive del bambino e delle sulle specificità terapeutiche.
Basti pensare che nel lattante la coordinazione motoria è imperfetta e quindi il sintomo prurito può camuffarsi da irrequietezza, irritabilità, difficoltà a dormire.
Sono numerose le funzioni della pelle fra cui quella di barriera è di gran lunga la più importante. Dal punto di vista microscopico la pelle del bambino, specialmente nei primi mesi di vita, è molto sottile (circa la metà dello spessore della cute di un adulto) ed è quasi del tutto priva del film idrolipidico che assicura morbidezza, impermeabilità e protezione: per questi motivi è molto meno resistente agli stimoli meccanici, chimici e fisici esterni. Quindi un’alterazione della funzione barriera può dare luogo a fenomeni irritativi e infiammatori (dermatiti) caratterizzati da arrossamento (eritema), desquamazione, aumento della permeabilità (disidratazione e xerosi), infezioni (batteriche, virali o fungine) e sensibilizzazioni (allergie).
In assoluto la causa più frequente di visita dermatologia pediatrica è la Dermatite Atopica che, al giorno d’oggi, affligge quasi il 30% dei bimbi.
La Dermatite Atopica, chiamata anche Eczema Costituzionale Atopico, è una malattia genetica con andamento cronico-recidivante, caratterizzata dalla presenza di chiazze eritematose (rosse), desquamanti (secche), fortemente pruriginose.
Solitamente colpisce le mani, i piedi, la piega interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, polsi, caviglie, viso, collo, torace. È frequente anche la manifestazione intorno agli occhi.
Nella sua forma infantile si manifesta nei primi mesi o anni di vita del bambino, generalmente migliora nei mesi estivi con l’esposizione solare per poi ripresentarsi nei mesi invernali.
È inoltre descritto che tenda a risolversi con il passare degli anni, in una grande maggioranza di casi, ma non è la regola.
Essendo un meccanismo genetico di deficiente idratazione strutturale della pelle, parte integrante della terapia è l’uso di emollienti, assolutamente vietati dove la cute risulta lesa e in cui è invece obbligatorio l’ausilio farmacologico locale.
L’eczema può essere un segno di predisposizione alle malattie allergiche. Può essere scatenato con un meccanismo di tipo allergico (DAC) o di tipo irritativo (DIC). Le caratteristiche cliniche ed eventuali accertamenti diagnostici (dosaggio delle IgE totali, patch test serie pediatrica) consentono al dermatologo di giungere ad una diagnosi più precisa e ad una terapia più mirata.
Nel bambino risulta altresì insufficiente la difesa dai raggi ultravioletti da parte del sistema melanocitario. L’esposizione al sole dei bambini deve essere rigorosamente di tipo graduale, evitando le ore più calde e non dimenticando mai l’uso ripetuto di uno schermo protettivo con un fattore di protezione elevato.
Le scottature solari che si verificano in età pediatrica sono indicate tra i maggiori fattori di rischio nell’insorgenza del melanoma nell’adulto.
Il comportamento circa i nevi ( nei in linguaggio comune) cambia davanti al piccolo paziente rispetto all’individuo adulto. Pertanto i nevi vanno valutati dallo specialista dermatologo in relazione alla storia personale e famigliare del soggetto ( c’ è una genetica per il melanoma), ricordando la rarità di questo tipo di problema in età pediatrica ma sapendo che la stimolazione ormonale data dalla pubertà ci impone di considerare il bambino come un soggetto adulto con i relativi follow up e approccio decisionale.
I nevi più a rischio nella fascia di età pediatrica sono sicuramente quelli congeniti ( presenti alla nascita o comparsi poche settimane dopo la stessa). Sono in particolare a rischio i rarissimi nevi giganti (più di 20 cm di diametro) e meno quelli congeniti di piccole e medie dimensioni che vanno comunque controllati periodicamente.
Gli altri nevi a rischio sono quelli acquisiti durante la crescita che mostrano tuttavia caratteristiche irregolari di forma e colore (nevi atipici).
Il giudizio di atipia deve comunque essere emesso dal dermatologo ma per i genitori può essere utile conoscere la regola dell’ABCDE per sapere quando è necessario rivolgersi allo specialista.
LA REGOLA DELL’ABCDE
- asimmetria;
- bordi irregolari;
- colore disomogeneo;
- dimensioni > 0.8 cm;
- evoluzione di qualunque delle caratteristiche suddette.
Bisogna però precisare che nei bambini il cambiamento dei nevi è inevitabile e che quindi non lo si può considerare un criterio assoluto come negli adulti (in questi è importantissimo).
Anche le infezioni cutanee sono molto frequenti in età pediatrica, a causa della maggiore vulnerabilità del bambino rispetto all’adulto. Tra le infezioni più frequenti ricordiamo quelle di natura batterica (impetigine contagiosa), di natura virale (verruche, mollusco contagioso), di natura micotica (tinea) e quelle di natura ectoparassitaria (scabbia e pediculosi).